Perché la banca rifiuta la richiesta di prestito?


I motivi per cui banche e finanziarie rigettano la domanda di mutuo presentata dal cliente: come risolvere il problema. L’obbligo della motivazione. 

Al contrario di quanto comunemente si crede, la banca non è tenuta ad accettare ogni richiesta di prestito, anche se supportata da adeguate garanzie. Deve tuttavia motivare le ragioni del proprio diniego al fine di evitare che il cliente si senta ingiustamente valutato sotto un profilo economico. Nella pratica, però, questo non succede mai. Spesso chi presenta una domanda di finanziamento se la vede bocciare senza una plausibile spiegazione. Il più delle volte i funzionari dell’Istituto di credito fanno spalluce, scaricando la responsabilità sul sistema, sul rating, sui computer e sulla direzione generale. Difficile far valere le proprie ragioni sapendo che, comunque, non si otterrebbero comunque quanto sperato.

Cerchiamo allora di capire perché la banca rifiuta la richiesta di prestito, quali sono cioè i motivi più ricorrenti alla base dello scarto della domanda.

Ecco il top del motivo perchè la banca rifiuta la richiesta di prestito:

Reddito insoddisfacente: posso permettermi la rata?

Quando il reddito e la situazione patrimoniale del richiedente non sono adeguati, la banca potrebbe decidere di non concedere il prestito. Tipicamente, la rata mensile del prestito non dovrebbe superare un terzo dello stipendio mensile del richiedente.

Quindi non basta fornire una garanzia come un’ipoteca o la fideiussione di un terzo quando il mutuatario non ha sufficienti entrate o queste non sono periodiche.

Troppi finanziamenti in corso: rischio sovraindebitamento?

La situazione patrimoniale del richiedente non viene valutata solo sotto il profilo delle “entrate” ma anche delle “uscite”. Avere infatti molti finanziamenti in corso e non ancora estinti può preoccupare la banca che deve sempre evitare un’eccessiva esposizione debitoria del cliente (il cosiddetto “sovraindebitamento”).

Non pochi giudici hanno infatti accolto i ricorsi del cittadino incapace di restituire i soldi ricevuti in prestito quando hanno ravvisato un comportamento colpevole dell’Istituto di credito. Si parla a riguardo di “concessione abusiva del credito” con riferimento a tutte quelle situazioni in cui i mutui sono stati concessi a soggetti che già apparivano poco solvibili.

Le banche hanno la possibilità di conoscere, in tempo reale, l’esposizione debitoria del cliente grazie a banche dati che si interfacciano con tutti i prestiti in corso (ad esempio la Crif) e posso determinare il perchè una banca rifiuta la richiesta di prestito.

Situazione lavorativa: è abbastanza stabile?

Una situazione lavorativa precaria o un contratto a termine in scadenzapossono far dubitare la banca sulla capacità del proprio cliente di rimborsare il debito.

Anche a fronte di situazioni lavorative stabili, le banche chiedono la sottoscrizione di una assicurazione per il rischio licenziamento o morte.

È da escludere che chi lavori in nero e non abbia una adeguata busta paga in grado di coprire non solo la rata ma anche le spese familiari non potrà mai accedere al finanziamento.

Cattivi pagatori: sono nella lista nera?

Uno degli ostacoli più ricorrenti nella concessione dei prestiti è l’essere segnalati come cattivi pagatorialla CAI, la Centrale Rischi Interbancaria della Banca d’Italia. Ciò avviene a causa di protesti o ritardi nei pagamenti di precedenti finanziamenti concessi da banche o finanziarie. Non rilevano invece le morosità relative ad altri debiti con soggetti privati o pubblici come il fisco, i fornitori, le utenze domestiche, dati questi ultimi a cui le banche non hanno accesso.

Per ottenere un nuovo finanziamento, bisogna essere rimossi da blacklist. La rimozione avviene solo dopo il decorso del termine fissato dalla legge.

Protestati: che cosa significa?

Risultare protestati, magari per non aver pagato un assegno o una cambiale, può essere un grave e insormontabile ostacolo per ottenere un prestito.

Il protesto non è più un reato come un tempo ma determina l’applicazione di una sanzione amministrativa.

Per evitare il protesto è necessario pagare il creditore e ottenere da questi una quietanza.

Sono pignorato?

Spesso si crede che le banche rifiutino i prestiti ai soggetti pignorati. Ma in realtà si tratta di informazioni a cui le banche non hanno accesso a meno che il creditore sia un’altra o la stessa banca.

Età del richiedente

Alcune banche possono avere limiti di età per l’erogazione di prestiti, sia per età troppo giovane che avanzata ed è uno dei perchè la banca rifiuta un prestito.

Durata o importo del prestito

Se la durata o l’importo richiesto non rientra nelle politiche di erogazione della banca.

Troppe richieste di prestito: perché è un problema?

Effettuare molte richieste di finanziamento a diverse banche in breve tempo può essere interpretato negativamente, poiché potrebbe indicare una situazione finanziaria instabile.

Rifiuto recente: devo aspettare prima di riprovare?

Se hai avuto un rifiuto di un prestito da una banca o da una finanziaria nei 30 giorni precedenti, è consigliabile aspettare che tale informazione venga cancellata dai database prima di fare una nuova domanda. Questi database sono gestiti da soggetti privati come Crif o Esperian che durano almeno 90 giorni. QUINDI DEVI ATTENDERE questi tempi. Questo è di gran lunga il motivo perchè una banca rifiuta un prestito.

Fideiussioni: il rischio di non poter avere finanziamenti

Spesso si presta la garanzia in favore di terzi che, a loro volta, hanno chiesto un mutuo a una banca. Si pensi al padre che faccia da fideiussore per il figlio che abbia ottenuto un prestito per l’acquisto della prima casa. Anche la sottoscrizione di una fideiussione può essere vista come un pericolo per la banca in quanto implicherebbe un’eccessiva esposizione del cliente.

Fallimenti o altre attività in perdita: come influenzano la situazione personale

Spesso il cliente ha più rapporti aperti con la stessa banca, a vario nome. Alcuni ad esempio possono essere intrattenuti a nome della società di cui è socio o amministratore, altri invece a titolo personale. Ebbene, anche se giuridicamente si tratta di soggetti distinti e separati, spesso le banche tendono a estendere la situazione di crisi di un rapporto agli altri.

Tipico è il caso di un soggetto fallito, incagliato o a sofferenza per l’attività imprenditoriale che si veda negare un prestito personale per l’acquisto della casa.

Mancanza di informazioni: cosa fa la differenza?

Non è raro che le banche neghino un finanziamento a chi si presenta come un ‘neofita’ nel mondo dei prestiti. Immaginiamo, ad esempio, un giovane che per la prima volta desidera ottenere un finanziamento per l’acquisto della sua prima auto. Se lui non ha mai richiesto un prestito in precedenza, sarà inevitabilmente sconosciuto ai database dei Sistemi d’Informazione Creditizia (Sic). Questi sistemi sono come grandi archivi digitali che raccolgono informazioni sui comportamenti di pagamento dei clienti.

Essendo ‘invisibile’ a questi sistemi, la banca si trova di fronte a un dilemma: non ha dati storici che attestino la solvibilità del cliente. Anche se quel giovane potrebbe avere una situazione economica stabile, senza un precedente storico creditizio, la banca non può avere certezze sulla sua effettiva capacità di rimborsare il debito. È come se un insegnante dovesse dare un voto a uno studente senza aver mai verificato le sue competenze: difficile, se non impossibile.

Ma c’è un aspetto fondamentale che non va dimenticato: per legge, ogni volta che una banca o una finanziaria decide di rifiutare una richiesta di prestito, ha il dovere di comunicare chiaramente al cliente le ragioni di tale decisione. Questo diventa particolarmente rilevante quando il motivo del diniego è legato a informazioni (o la mancanza di esse) nei database dei Sic. In questo modo, il cliente può comprendere meglio la situazione e, eventualmente, cercare soluzioni alternative o attendere un momento più propizio per una nuova richiesta.

Motivi legati al mercato

In periodi di crisi economica o instabilità finanziaria, le banche potrebbero adottare criteri più restrittivi.

Come ottenere il prestito

Di solito, per “convincere” la banca a concedere il prestito bisogna fornire maggiori garanzie ma prima di tutto conoscere la propria situazione con uno specialista “rating advisor” oppure con uno Studio di Consulenza bancaria che verifichi e indichi la banca adatta al tuo profilo senza rischi.

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